A Livorno delude l’incontro con le autorità portuali
- Comando della Direzione Marittima di Livorno, c.a. Contrammiraglio Gaetano Angora
- Sindaco di Livorno, dott. Luca Salvetti
- Assessora all’Ambiente del Comune di Livorno, dott.ssa Giovanna Cepparello
- Assessora al Porto del Comune di Livorno, dott.ssa Barbara Bonciani
- Responsabile ARPAT Dipartimento di Livorno, dott.ssa Lucia Rocchi
- ASL Nordovest – Dipartimento Prevenzione, c.a. Roberta Consigli
- Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale, dott. Luciano Guerrieri
Riteniamo infatti che la riunione non abbia dato gli esiti sperati a proposito della pessima qualità dell’aria che i livornesi stanno respirando in queste settimane, ulteriormente peggiorata a causa della forte ripresa del traffico turistico.
Fumi e polveri cancerogene che invadono
case e luoghi di lavoro: sappiamo bene cosa vuol dire trovare la polvere nera
dappertutto e conosciamo bene le apprensioni e la rabbia sapendo che tutto ciò che non si deposita sui pavimenti
e sui mobili finisce nei polmoni di noi tutti, dei nostri bambini e delle
persone più fragili.

E
come dimostrano gli studi internazionali, Livorno segue di pochissimo
Civitavecchia nella triste classifica dei porti più inquinati per i fumi
navali.
Esigiamo immediati controlli giornalieri,
vicini al porto e completi su tutta la gamma di agenti inquinanti
(principalmente ossido di zolfo, ossido di azoto, particolati, composti
organici volatili, oltre, ovviamente, alla CO2).
Né possiamo aspettare l’elettrificazione delle banchine, prevista per il 2025. Oltretutto non è affatto detto che quando le navi avranno la possibilità di utilizzare l’energia elettrica durante lo scalo decidano poi di farlo. Attualmente, infatti, anche a seguito del fortissimo rincaro del costo di produzione, l’energia elettrica ha un prezzo al Kw/h molto superiore a quello del gasolio utilizzato per mantenere in funzione le apparecchiature e i servizi di bordo per tutta la durata dell’ormeggio.
E
dobbiamo sapere che una nave da crociera
consuma durante la sosta notturna l’energia di dodici hotel.
1. Rilevazioni
accurate come sopra riportato, con immediata attivazione di Arpat;
2. Informazioni
puntuali e in tempo reale delle verifiche effettuate dalla Capitaneria non solo
sul contenuto di zolfo dei carburanti usati, ma anche sulle condizioni di
manutenzione delle canne fumarie;
3.
Assicurazioni dalla Port Authority
che per indurre le Compagnie ad utilizzare le banchine elettrificate (il c.d. cold
ironing) si copriranno i maggiori costi economici fra i due tipi di
energia, così come deciso dall’Autorità Portuale di Genova;
4.
Partecipazione diretta dei comitati
di cittadini alle prossime riunioni istituzionali inerenti la lotta
all’inquinamento portuale.
In mancanza di tutto questo, dovremo ahimè pensare che le iniziative che a suo tempo sono state così ben presentate all’opinione pubblica (come il c.d. “Blue Agreement” del gennaio 2020) si siano risolte solo in inutili operazioni di greenwashing.
Coordinamento Livorno Porto Pulito - 23 luglio 2022


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